Stranamente Familiare

molti libri rilegati

Consigli di lettura (ne sentivate il bisogno eh?)

Di solito non tengo il conto dei libri che leggo durante l’anno e forse dovrei (sopratutto per capire quanto spendo). Appena arrivano le vacanze ricevo qualcuno, non molti eh, mi chiede consigli di consigli su cosa leggere al mare, con la premessa “niente di pesante per favore”. In estate io invece smetto quasi completamente di leggere. Sarà perché sono stanca o perché c’è troppa luce. Meno male quindi che la giornata della promozione alla lettura è a marzo; mi sono fatta un po’ i conti ed ecco alcuni libri letti nel 2019 e nel 2020 che mi sentirei di consigliare a un amico.

Donne che viaggiano dentro di sé come fantasmi: “Il Salto” di Sarah Manguso

Sarah Manguso è una scrittrice raffinatissima. Ogni sua frase è un colpo al cuore. Forse per questo i suoi libri non sono romanzi, ma raccolte di pensieri senza una vera trama. “Il salto” (NN Editore) è il mio preferito. È una lettura breve però, se avete dei giorni di vacanza dovete portarvi anche qualcos’altro.

Un uomo chiamato diavolo: “Faber” di Tristan garcia

Faber (NN Editore) è un romanzo del filosofo Tristan Garcia: imprevedibile, rocambolesco, mefistofelico. Ho amato ogni pagina, anche quelle che mi facevano annoiare.

Per una luunga estate.

Per chi è stato su Marte fino a ieri: “Tokyo Blues” di Haruki Murakami

Murakami è lo scrittore che mi ha fatto più sognare in assoluto. Questo è il suo romanzo più “americano”: ci sono meno fantasmi, meno spiriti, ma non sono del tutto assenti. C’è molta musica e molti colpi di scena. Molte lacrime, anche.

Farsi del male, ma con dolcezza: “Che tu sia per me il coltello”di David Grossman

Chi mi conosce da più di 20 anni lo sa: questo è stato il mio libro preferito. Ne ho una sola copia, stropicciata e sottolineata. Ci sono addirittura i post it dentro. È il libro che ho più regalato, arrivando a regalarlo due volte alla stessa persona (ma non me ne vanto). Insomma è pieno di considerazioni sull’amore e sulla morte da spaccare il cuore, ma chissà se lo leggessi oggi ancora che cosa proverei.

Dare un nome alle cose: “Tre donne” di Lisa Taddeo

Se siete stufe di leggere in libri scritti da maschi le solite scene d’amore in cui lui fa cose, lei ne fa altre, ma sopratutto lui fa altre cose, e non si capisce bene di cosa si stia parlando, questo libro vi chiarirà un po’ le idee. Non si tratta della versione femminista di “50 sfumature” anzi. Questa è la storia di tre donne che hanno dovuto affrontare rapporti con uomini in cui, loro malgrado e spesso senza rendersene conto, erano vittime. Bollente e persistente: un momento di consapevolezza unico.

Non ci ho capito molto: “L’ordine del tempo”, di Carlo Rovelli

Galvanizzata dall’imminente capodanno, due ore prima della mezzanotte leggevo: “Ogni corpo rallenta il tempo nelle sue vicinanze. (…) Se le cose cadono, è a causa di questo rallentamento del tempo. Dove il tempo scorre uniforme, nello spazio interplanetario, le cose non cadono, fluttuano senza cadere.” Non ci ho ancora capito molto, ma è una lettura bellissima (che io consiglio appaiata alla visione di ‘Interstellar’, di C. Nolan.)

 

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